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Da gennaio ad oggi, non è più solo una questione di "primo impatto convincente", ma è soddisfazione basata sull'esperienza pratica nel campo. Abbiamo avuto a che fare con mille situazioni diverse, alcune positive strettamente legate ai progressi cognitivi e comportamentali ai quali le fate educatrici (come amo chiamarle io) hanno apposto la propria firma, alcune altre negative strettamente legate a malanni più o meno gravi che hanno colpito Giulio in questi mesi. Uno su tutti, gestito con estrema attenzione, prudenza, perspicacia e prontezza, ci ha consentito di superarlo nel più semplice dei modi. Insomma, un luogo che si conferma familiare, caloroso, sguardi e sorrisi che si aggiungono a quelli dei parenti più stretti e che rientrano ormai nella sfera affettiva più intima di Giulio, che riconosce l'asilo come "casa sua" e le "fatine" come tante vice-mamma. Come è nel mio stile, ahimè, tendo a dilungarmi, ma non credo esista un posto più importante di un asilo nido per un bambino, subito dopo le braccia di sua mamma e suo papà, per affrontare al meglio il suo percorso di crescita in questo mondo. Quindi, oggi con più convinzione che mai, ancora una volta, grazie.
Che dire... GRAZIE DAVVERO! E continuate così
Siete tutte indistintamente "uniche".
... Che dire vi lasciamo con un nodo alla gola ... ma vi porteremo con noi SEMPRE
Con infinito affetto "Dolcemente4M" (Morgan, Michele, Manuel, Milena)
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